Chiedo Giustizia!

PHISHING: CAMBIO DI ROTTA DELLA CASSAZIONE!

  • PHISHING: CAMBIO DI ROTTA DELLA CASSAZIONE! POSTE CONDANNATA
  • GIUDICI DI LEGITTIMITA’ATTRIBUISCONO REPSONSABILITA’ ALL’ISTITUTO DI CREDITO PER I PRELIEVI FRAUDOLENTI SUBITI

Se in un primo momento la sentenza n. 07214/2023 della Corte Suprema di Cassazione (I sezione civile) che ha sancito l’impossibilità di ascrivere alla banca la responsabilità di una truffa avvenuta tramite phishing, sembrava chiudere ogni possibilità dei correntisti lesi di poter riavere i propri risparmi, adesso si riapre un barlume di speranza!

Difatti, con la recentissima sentenza n. 3790/2024 la sezione Terza della Corte di Cassazione Civile ha stabilito un importante principio in materia di phishing ordinario a favore del consumatore.

Nello specifico, l’intermediario deve provare, in esecuzione del principio di buona fede nell’esecuzione del contratto, di aver adottato soluzioni idonee a prevenire o ridurre l’uso fraudolento dei sistemi elettronici di pagamento come ad esempio l’invio al titolare di apposti sms alert di conferma di ogni singola operazione. In difetto, anche se il correntista ha comunicato a terzi i dati identificativi del sistema, l’intermediario dovrà essere condannato.

Per il Presidente Marco Maria Donzelli “Questa pronuncia potrebbe segnare un punto di svolta nella tutela dei diritti dei consumatori, incoraggiando ulteriori azioni contro le truffe bancarie. Ma consigliamo vivamente i consumatori di rimanere vigili e di prestare attenzione a qualsiasi comunicazione dalla banca, anche se sembra provenire da canali ufficiali.

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